Attestato HACCP: quanto dura e come rinnovarlo

Attestato HACCP

In questo articolo facciamo chiarezza riguardo durata e scadenze dell’attestato HACCP, e chi sono esattamente i lavoratori coinvolti in questo tipo di formazione.

Per garantire la sicurezza e la salute dei consumatori, tutti gli imprenditori del settore della ristorazione sono obbligati a conformarsi alla normativa HACCP. Questa certificazione ha una scadenza specifica e, in base alla regione di appartenenza, deve essere rinnovata periodicamente, come previsto dalla legge.

Le sanzioni, in caso contrario, possono portare alla sospensione o anche alla chiusura dell’attività.

Durata e scadenze dell'attestato HACCP

L’attestato HACCP ha una scadenza e una validità che varia in base alle regioni e alle normative territoriali:

  • 2 anni per Friuli-Venezia Giulia, Basilicata e Sardegna;
  • 2 anni (consigliato) per Lombardia, Trentino Alto Adige e Veneto. Per queste regioni l’aggiornamento è indicato nel manuale HACCP come stabilito dal titolare dell’attività alimentare;
  • 3 anni per Emilia Romagna, Campania, Piemonte, Abruzzo, Calabria, Marche, Sicilia, Umbria e Valle d’Aosta;
  • 4 anni per Liguria e Puglia;
  • 5 anni per Molise e Toscana.

In base alle scadenze sopra indicate bisognerà quindi provvedere ad effettuare il rinnovo.

Alcuni lavoratori che possiedono determinati titoli di studio come il diploma negli istituti alberghieri o i laureati in settori tecnico-scientifici, sono esonerati dal conseguimento dell’attestato, fermo restando l’obbligo del rinnovo.

Rinnovo dell'attestato HACCP

Il rinnovo della certificazione HACCP avviene in seguito alla frequenza del corso di aggiornamento* e può essere erogato in due modalità:

  • lezioni frontali svolte in aula;
  • lezioni online tramite video-corsi.

In entrambi i casi è necessario superare un test finale, volto a verificare l’apprendimento delle materie, per ottenere l’attestato HACCP aggiornato che, ricordiamo, va sempre allegato all’attestato di formazione HACCP iniziale.

* La durata del corso di aggiornamento varia a seconda del distretto di appartenenza, pertanto consigliamo di verificare questa informazione con gli organi di vigilanza territorialmente competenti.

Chi deve iscriversi ai corsi di formazione HACCP?

Il D. Lgs. 193/07 specifica che tutti gli operatori del settore alimentare devono ottenere l’attestato HACCP, indipendentemente dall’approccio diretto/indiretto agli alimenti o dalla mansione svolta.

Si intendono, dunque, tutti lavoratori attivi nei processi di produzione, trasformazione, confezionamento, trasporto, distribuzione e somministrazione di alimenti e/o bevande.

  • addetti che non manipolano gli alimenti: non entrano direttamente in contatto con gli alimenti come aziende di deposito, trasporto, distribuzione e stoccaggio.
    Es. camerieri, lavapiatti, magazzinieri, venditori di frutta e verdura, mugnai, ecc.
  • addetti che manipolano gli alimenti: sono coinvolti direttamente nella lavorazione/preparazione/confezionamento degli alimenti.
    Es. cuochi, barman, pizzaioli, pasticceri, panificatori, ecc.
  • responsabili dell’industria alimentare: gestiscono e controllano la sicurezza alimentare in azienda.
    Es. titolati o responsabili di aziende alimentari.

Sanzioni per il mancato aggiornamento dell'attestato HACCP

Se il datore di lavoro non rispetta tutti i requisiti dell’HACCP, incorre in sanzioni amministrative che vanno da un minimo di 500 euro a un massimo di 1.000 euro.

Nel caso in cui, invece, non fossero predisposte le procedure di autocontrollo, le sanzioni possono variare da 1.000 a 6.000 euro o addirittura arrivare alla chiusura dell’attività nei casi più gravi.

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